RasteR e Vlastur

presentano

THE DUB CLUB

Etichetta; Big Up / Lunatik

Data di uscita; 20 gennaio 2014

 

 

 

 

Fin dall'epoca del rock-steady iniziarono ad uscire, in Giamaica, sul lato B dei 45 giri le versioni strumentali dei brani registrati sulla facciata A. Negli studi di registrazione la parte strumentale veniva riarrangiata completamente: il ritmo rallentava, gli strumenti melodici (tastiere e fiati) affioravano soltanto, in un tappeto sonoro dove il basso e la batteria facevano da padroni. La musica così creata prese il nome di dub, da double (nel senso di doppia versione di uno stesso brano).

The Dub Club utilizza la stessa formula; la prima metà del disco è in puro stile RasteR, con brani arrangiati con strofe e ritornelli, così come la cultura musicale italiana impone, mentre la seconda metà viene affidata a Vlastur, il quale stravolge e ri-arrangia i pezzi mescolando il suono con atmosfere provenienti dalla Grecia, la porta fra oriente ed occidente.